Crono vista dagli occhi del CTO (parte 2)

Dopo un anno di assenza dal mio blog ho deciso di raccontarne il motivo. Se ti sei perso la prima parte di questo racconto ti suggerisco di recuperarlo a questo Crono vista dagli occhi del CTO (parte 1) prima di procedere. Let’s go!

Rientrati dalla Toscana ci prendiamo ancora qualche settimana per affinare il nostro MVP mentre sul lato commerciale iniziamo ad avvicinarci sempre di più ai primi clienti. L’idea piace alle aziende in cui lavorano alcuni nostri contatti e alle quali abbiamo modo di mostrare una demo del prodotto.

Lanciare un MVP nel mondo Sales Tech non è un’impresa facile. Tutti (o quasi) i software più noti sono veramente di altissimo livello sotto vari aspetti: integrazioni, UX/UI, funzionalità, personalizzazione e supporto. Com’è possibile competere per un software sviluppato da una persona sola in 6 mesi?

Lavorare giorno, notte e weekend non basta, ovviamente avevamo bisogno di più tempo (e più risorse) ed ogni volta che avevamo occasione di parlare con un potenziale cliente emergevano una serie di funzionalità ancora non sviluppate che risulta indispensabile avere prima di potere partire.

Non ci perdiamo d’animo e continuiamo a sviluppare. Almeno avevamo creato un audience e c’erano dalla nostra alcuni potenziali clienti pronti a dirci di cosa avevano bisogno (ne parlo qua dell’importanza di creare un audience).

Nel frattempo decidiamo come società di prendere in affitto due scrivanie presso il co-working C30 a Milano, sede di OneDay Group. Marco e Alex, per ragioni di vicinanza, iniziano a frequentare sovente quell’ambiente, pieno di persone e startup interessanti.

Nella narrativa regna sovrano il mito che le startup nascano in un garage o nella cameretta di qualche nerd con gli occhiali. Sicuramente questo sarà capitato ancora ma, per esperienza personale, posso affermare che le idee fioriscono negli ambienti in cui si riuniscono persone brillanti ed intraprendenti accomunate da interessi affini.

Spiegarne il motivo è facile, mettere insieme più entità (persone o aziende) intraprendenti è sicuramente qualcosa che genera un incremento di valore. La mia idea può essere d’aiuto per te, così come la tua idea può essere d’aiuto per me. Alla fine non abbiamo più soltanto due idee separate, ma abbiamo due idee e del valore per entrambi.

Così, anche grazie al C30, iniziamo a trovare i nostri primi clienti oltre che molte persone che fin dall’inizio hanno preso Crono in simpatia ed hanno provato a darci una mano suggerendo contatti che potessero tornare utili per una start-up in erba, sotto gli aspetti più disparati.

Diciamo che non è che ci hanno preso in simpatia soltanto perché siamo simpatici (ndr qualcuno tra i co-founder direbbe anche belli) ma grazie anche al nostro approccio orientato al networking di cui Alex è un interprete magistrale. Non abbiamo cercato soltanto di sviluppare e diffondere la nostra soluzione ma stavamo provando a creare sinergie tra i nostri network e le altre startup presenti.

Quando porti il tuo contributo è naturale che gli altri siano poi interessati a supportarti (ne parlavo anche qua).

Morale della favola, verso metà settembre usciamo live con il nostro prodotto, chiudiamo i primi contratti ed iniziano ad usarlo i primi utenti. Wow.

Dico wow perché la piattaforma è tutt’altro che completa e presenta ancora qualche bug però, nella sua prima versione, fa già quello che si era proposta di fare e per noi è un (grande) piccolo traguardo. (Memorabile la cit. a caldo del CEO Lorenzo: “Dicono che bisogna vergognarsi del proprio MVP, io non mi vergogno, anzi. Forse abbiamo sbagliato qualcosa.”)

Ad ogni nuovo cliente scopriamo qualche aspetto al quale ancora non avevamo pensato (o che ignoravamo) che si tramuta in sviluppo necessario lato software che ritarda l’onboarding del cliente. La cosa divertente (per il CTO intendo) è che per mostrarci pronti cercavamo di fornire date di partenza molto stringenti per poi trovarci costretti a lavorare fino alla notte precedente sul prodotto per essere sicuri che tutto funzionasse.

Oltre a questi blocchi, che siamo sempre riusciti a risolvere (ndr grazie anche alla pazienza dei clienti), ogni nuovo utente ha portato con sé un sacco di suggerimenti che spesso si sono tramutati in funzionalità utili per tutti. Passo dopo passo stavamo arricchendo sempre di più la nostra soluzione che iniziava ad acquisire una propria forma e identità.

Il primo mese di prodotto live è stata una bella corso contro il tempo. Ci eravamo posti l’obiettivo di raggiungere 10 aziende clienti paganti entro la fine di ottobre, visto che ad inizio novembre avremmo partecipato al WebSummit di Lisbona.

Eravamo convinti che 10 clienti, 3 mesi dopo la nostra nascita, sarebbe stato un ottimo biglietto da visita da utilizzare con gli investitori. Il nostro obiettivo era quello di raccogliere un finanziamento entro i successivi 3 mesi, per riuscire ad incrementare il team di sviluppo e di vendita e scalare il prodotto.

Spingendo sulle vendite, sullo sviluppo e sull’onboarding dei nuovi utenti riusciamo nel nostro intento, probabilmente sacrificando molto l’aspetto di supporto clienti e dando per scontato che tutti fossero già in grado di utilizzare la nostra soluzione per come l’avevamo pensata e per come la sapevamo usare noi. Ma questa è una cosa che in quel momento non avevamo ancora realizzato e soprattutto, all’inizio, la coperta è corta e non si hanno risorse per gestire a dovere tutti gli aspetti. Ma parlerò di questo tema più avanti.

Così a fine ottobre voliamo a Lisbona, per il primo WebSummit di Crono (e anche il mio).

L’atmosfera è incredibile, un’intera città che per una settimana intera è invasa da startupper (~70000) più o meno navigati dove ogni cosa è pensata ed organizzata in funzione dell’evento (rimasi già stupito quando abbiamo potuto ritirare il nostro pass per l’evento appena usciti dall’aeroporto).

Il WebSummit è un’esperienza incredibile, la fiera è molto grande e piena di startup super interessanti ma soprattutto, ovunque ti giri, è possibile incontrare persone in gamba con le quali sicuramente è possibile creare sinergie.
Le nostre energie erano principalmente incanalate nella ricerca di potenziali clienti e investitori, oltre che ovviamente condividere esperienze con altre persone conosciute sul posto che si trovavano lì per le nostre stesse ragioni.

Per chi non conoscesse il WebSummit (tipo me) non era facile capire che le cose iniziano a farsi sul serio dopo le 18:00, momento in cui finisce la fiera. La sera, in giro per la città, è pieno di feste ed eventi organizzati da unicorn (ndr startup che ce l’hanno fatta per davvero) e si scatena una vera e propria “caccia all’investitore”.

Ho visto persone essere contemporaneamente presenti in 3 posti diversi nella stessa sera perché avevano sentito voci di apparizioni mistiche di investitori in allegro andante (~ndr nel senso che erano un po’ ubriachi). Non so se questi avessero il dono dell’ubiquità o se semplicemente avessero sbloccato i crediti infiniti su Uber, in ogni caso le feste non erano poi così male e talvolta si incappava in qualche open bar gentilmente offerto da non si sa bene chi.

Non ho mai capito se qualcuno sia effettivamente riuscito ad incontrare un investitore ad una di queste feste con il quale poi le cose si siano realmente concretizzate, ma sicuramente è stato facile trovare altre persone in gamba con cui confrontarsi e stringere amicizia.

Fatto sta che il nostro primo WebSummit è stato sicuramente un’esperienza positiva. Oltre ai tanti contatti di potenziali clienti, investitori e partner riusciamo a farci un’idea un po’ più concreta di cosa serve per riuscire ad emergere nel nostro settore.

Ci rendiamo conto di come non sia facile, ma sappiamo di dovere ragionare per gradi e di dovere affrontare i problemi uno per volta.

Crono vista dagli occhi del cto
Che team

L’ultima giornata a Lisbona, dopo una settimana di corse, è stato un momento importante per prenderci un po’ di svago, girare per le strade della città e concentrarci sulla strategia da adottare per i mesi successivi.

Il successivo (piccolo) grande obiettivo era quello di riuscire a chiudere il round pre-seed entro fine 2022 o al massimo gennaio 2023.

Ci siamo riusciti? Niente spoiler, il seguito alla prossima puntata, se volete rimanere aggiornati: iscrivetevi qua.

Toplus

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