Crono vista dagli occhi del CTO (parte 1)

É passato circa un anno dal mio ultimo articolo Brescia-Up, Freelance e altri progetti ed il motivo è individuabile nelle ultime parole del titolo dello stesso, ma facciamo un passo indietro.

Ho iniziato a scrivere questo blog in seguito alla mia transizione da lavoratore dipendente a freelance. Mi è sempre piaciuto scrivere e volevo sia raccontare la mia esperienza sia parlare dei miei interessi, con l’intento di diffondere e fare crescere la mia attività.

Per 6 mesi ho prodotto un articolo a settimana in uscita puntuale ogni domenica. Durante questo periodo certe settimane trovavo qualcosa di interessante da raccontare, frutto delle mie esperienze quotidiane, mentre altre volte diventava complesso e impegnativo individuare argomenti interessanti, comprenderli a fondo e scriverci un post.

Mi sono reso conto che inconsciamente stavo cercando di emulare altri blogger (di cui ero un lettore) che utilizzavano il blog come punto d’ingresso per il loro business, proponendo poi corsi di formazione e altri servizi per chi volesse approfondire i loro temi.

Non volevo ripercorrere la loro strada. Non volevo provare a diventare famoso soltanto per poi vendere corsi di formazione o altri servizi ai miei seguaci, per quanto io sia convinto che chiunque svolga questo ruolo in modo serio e professionale offra un servizio di valore al suo pubblico.

Semplicemente non era quello che volevo fare. Volevo sentirmi libero di scrivere e raccontare del mio percorso professionale e della mia esperienza, quasi come se fosse un diario personale, con l’eventuale ricaduta di diventare una fonte di ispirazione per altre persone.

Mentre questo concetto diventava sempre più chiaro nella mia testa, insieme ad altri 3 ragazzi stavamo ponendo le basi per costruire Crono.

Il motivo principale per cui 2 anni fa ho deciso di lasciare il lavoro da dipendente era quello di aprire un’azienda mia. Per anni ho cercato di accumulare sufficiente esperienza, tecnologica e di business, al fine di prepararmi a compiere questo passo.

Il percorso da freelance mi stava portando verso una strada che, con l’aumentare dei clienti e delle dimensioni dei progetti, sarebbe naturalmente sfociata nell’apertura di un’azienda che sviluppa software conto terzi ma, anche in quel caso, non era quello che volevo fare.

Desideravo creare una mia startup che producesse e realizzasse un software proprio in grado di scalare in termine di clienti. Certamente un obiettivo ambizioso ma erano anni che, probabilmente anche inconsciamente, mi stavo preparando per andare verso quella direzione.

Il mio contributo nel percorso di incubazione online di Startup Geeks mi ha portato a conoscere Lorenzo Tiberi che era stato mentor (nello stesso percorso di incubazione) di Marco Rosmarini ed entrambi erano alla ricerca di uno sviluppatore full-stack che potesse assumere il ruolo di CTO per il progetto che volevano lanciare.

Anche loro, dopo diversi anni di esperienza come dipendenti, volevano lanciare la propria startup. Avevano maturato l’idea di Crono: una piattaforma di sales engagement in ambito B2B che punta a rivoluzionare il mercato grazie all’utilizzo dei dati e all’intelligenza artificiale.

Non conoscevo i due ragazzi ma fin dal primo momento ho riscontrato in loro una grande competenza ed esperienza in ambito sales/software e soprattutto lo stesso desiderio che avevo io di costruire qualcosa di grande. Non ero per niente esperto del settore sales ma subito vidi nella loro idea un parallelismo con l’esperienza che avevo maturato in passato.

In fondo si trattava di creare una piattaforma che raccogliesse e sincronizzasse una serie di dati da differenti fonti e che potesse svolgere delle elaborazioni sugli stessi al fine di fornire risultati utili per gli utenti, paradigma che stavo applicando da anni con l’Industry 4.0.

Bella sfida, avevamo tutti e 3 il fuoco negli occhi, facciamolo.

Immagino che chiunque capiti su questo blog, per la prima volta o di ritorno, abbia ormai compreso che per ottenere il successo non sia sufficiente una buona idea, dei validi professionisti e tanta forza di volontà. Bisogna riuscire a validare l’idea e la soluzione.

I miei nuovi compagni di avventura avevano già svolto approfondite analisi dal punto di vista commerciale, intervistando vari esperti nell’ambito e cercando di comprendere quali fossero i loro problemi e quale potesse essere una soluzione in grado di risolverli, bisognava però creare un MVP (~ndr versione iniziale minimale ma funzionante del prodotto) in grado di validare la nostra ipotesi con dei potenziali clienti. Entro in gioco io.

In quel periodo ero oberato da tutti gli incarichi che avevo assunto come freelance, non potevo interrompere da un giorno con l’altro ma dovevo trovare il tempo per iniziare a lavorare su questo progetto. Già in passato avevo creato degli MVP per validare idee per potenziali startup, senza avere mai successo. Quindi, sapevo bene quanto fosse rischioso buttarsi al 100% su un progetto nelle primissime fasi, abbandonando tutte le altre iniziative.

Così, inizio a lavorare anche la sera ed i weekend, mettendo in pausa tante altre attività ed inziative, tra cui anche questo blog. Ma sapevo che era necessario farlo.

Pian piano riesco a chiudere alcuni progetti che erano in fase di consegna e inizio a dedicare sempre più tempo a Crono. Ci eravamo posti l’obiettivo sfidante di avere un MVP pronto entro luglio 2022 per poi provare a vendere la soluzione ad alcuni potenziali clienti nel nostro network.

Durante l’estate decide di aggregarsi al team anche Alex Roggero, amico ed ex collega di Lorenzo, anche lui esperto di sales e di marketing e soprattutto di networking. Ha lavoraro per anni in ambito software e startup e ha sempre cercato di creare connessioni tra menti brillanti, rivelandosi un ottimo catalizzatore per la nascita di tante belle iniziative.

Il team è al completo e sappiamo di essere un super team, ci fidiamo l’uno dell’altro delle proprie competenze e ognuno si prende in carico un’area di quella che sarà poi la futura azienda.

Crono è un software che aiuta il reparto commerciale delle aziende B2B a trovare nuovi potenziali clienti. Noi dobbiamo trovare i nostri primi clienti così, in modo spontaneo, mentre lo stiamo costruendo decidiamo di usare Crono per vendere Crono. Se questa soluzione avesse portato beneficio per noi, probabilmente avrebbe portato beneficio anche per altre aziende.

Nel frattempo avevo praticamente concluso tutti i lavori da freelance e avevamo individuato diversi potenziali clienti molto interessati ad utilizzare la soluzione che stavamo per pubblicare. Ero quindi pronto a compiere il salto definitivo da sviluppatore freelance a startupper a tempo pieno che avviene ufficialmente con la creazione della nostra società a fine luglio 2022.

Sviluppare un proprio software da commercializzare a tanti clienti è molto diverso rispetto a sviluppare un software sulla base dei requisiti di uno specifico cliente. Nel secondo caso è il cliente ad esplicitare di cosa ha bisogno ed il lavoro dello sviluppatore è quello di realizzare qualcosa che soddisfi le sue richieste.

Nel primo caso invece bisogna creare una soluzione sufficientemente flessibile e generalizzata che soddisfi le esigenze più disparate di vari clienti e si deve trovare il modo per trasformare quelle che sono le personalizzazioni in feature utilizzabili da tutti. Insomma non ci si può permettere nessuno sviluppo custom ma bisogna predisporre qualsiasi cosa in modo configurabile e personalizzabile.

Ad agosto 2022 organizziamo il nostro primo ritrovo aziendale. L’obiettivo è quello di conoscerci meglio, creare la chimica di squadra e finalizzare quello che è il nostro MVP per partire poi con il primo cliente a settembre. Quale luogo migliore della campagna toscana, ai piedi del monte Amiata, nel paese natale di Lorenzo.

Tra una sagra di paese ed un tuffo al mare, troviamo il tempo per lavorare gomito a gomito per una settimana. Vedevo i primi utenti della soluzione che stavo sviluppando utilizzarla al mio fianco (ndr i miei co-founder). Per un CTO non c’è niente di meglio per ottimizzare la prima versione del proprio software ed affinare l’algoritmo di suggerimento.

Alla Sagra della Patata Macchiaiola.
(Sì quella è una patata gigante)

In quella settimana intensa ci divertiamo un mondo e ci rendiamo conto che la nostra idea sta prendendo forma sotto i nostri occhi. Iniziamo a pianificare il nostro prossimo futuro, lancio del prodotto, primi clienti, fiere, raccolta investimenti… ma non voglio correre troppo!

Mi sono reso conto che questo post sta diventando un po’ troppo lungo e che sarebbe impossibile raccontare tutti gli avvenimenti dell’ultimo anno in un solo post (quanti di voi arriverebbero alla fine oltre a mia mamma? p.s. ciao mamy).

Prometto che usciranno altre puntate, se vi interessa questa storia, iscrivetevi qua.

Toplus.

2 commenti su “Crono vista dagli occhi del CTO (parte 1)

  1. Alessandro Rispondi

    Ciao, innanzitutto complimenti per la decisione e volontà di quello che avete intuito, scelto e perseguito.

    Sono rimasto molto affascinato dalla vostra start up Crono, perché ha tantissime cose in comuni con un’idea che mira a rendere efficiente il nostro lavoro dei sales attraverso un’analisi qualitativa, e non solo quantitativa (come invece è l’impostazione base di tutti gli Head of/country manager -sostengono solo dato quant., ovvero se chiami 70 chiudi 5, falsissimo, valuta come chiami quei 70 e puoi chiuderne 40/50, dipende da tantissimi fattori che non si tengono in considerazione ed è agghiacciante questa cosa, perché siamo considerati come robot e non come risorse, peccato perche viviamo male noi e l’azienda ci perde-).

    Ma la cosa che mi ha spinto a scrivervi e a breve spero di poter contattarvi e parlarvi, è la vostra genuinità nel parlare di ciò che avete fatto. Quindi la differenza la sta facendo il “come” comunicate.

    Mi piacerebbe incontrarvi sotto qualsiasi forma, tramite chiamata, videocall, dal vivo per capire di più del vostro modo di lavorare -come e sopratutto cosa- per cercare di capire se potrebbe nascere qualcosa di interessante reciprocamente.

    Nel frattempo vi ringrazio perché siete di grande ispirazione per me!

    • toplus Autore articoloRispondi

      Ciao Alessandro, grazie mille per le belle parole che hai speso nei confronti del nostro progetto. Ci fa piacere soprattutto il fatto che ci siano tante persone che percepiscano questo problema e che condividano la necessità di un servizio come il nostro.
      Sono sicuro che avremo modo di entrare in contatto e scambiarci i nostri punti di vista sul tema!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *