Riflessioni su un’estate di sviluppo software

Circa una decina di anni fa, durante il mio percorso universitario, mi era capitato un anno di completare tutti gli esami al primo appello di una sessione invernale. Non ricordo con precisione che anno fosse, comunque questo significava che avrei avuto un mese di tempo libero fino all’inizio del semestre successivo.

La prima cosa che ho fatto dopo avere completato l’ultimo esame è stata andare al centro commerciale per comprare qualcosa che potesse tenermi impegnato durante quel mese.

Sono tornato a casa con 3 oggetti:

  • Un puzzle (uno di quei complicatissimi tramonti da 2000 pezzi)
  • Una corda per saltare
  • Un libro

Ero abbastanza soddisfatto degli acquisti fatti, nonostante non avessi in programma di prendere nessuna di queste 3 cose quando ho messo piede all’interno del centro commerciale.

Quando l’ho comunicato al mio compagno di merende Nicolò (nonché collega universitario, nonché compagno alle scuole superiori, ma in fondo in fondo anche amico dai), ricordo che si mise a ridere, probabilmente nel percepire il mio entusiasmo nell’avere acquistato 3 oggetti così disparati.

Al momento mi sono sentito in effetti un po’ stupido per la mia ingenua soddisfazione, ciononostante ho passato un po’ di tempo durante il mese successivo a leggere, completare il puzzle e saltare con la corda.

Quest’anno, per la prima volta da quando ho iniziato la mia carriera professionale, per varie ragioni ho deciso di non fare vacanze estive. Adoro il mare, il sole ed il caldo ma il mio senso del dovere mi ha portato a stabilire che la priorità in questo momento fosse continuare a lavorare sul software di Crono, per riuscire a superare le sfide che ci separano dal diventare una grande startup.

Da quando abbiamo fondato l’azienda, a fine luglio del 2022, il lavoro è proseguito senza interruzione e la necessità di sviluppo software, fortunatamente, non ha fatto altro che aumentare.

Per quasi un anno ho portato avanti la parte di sviluppo da solo, ma fortunatamente negli ultimi 3-4 mesi abbiamo formato un grande team di ragazzi talentuosi che può lavorare al mio fianco per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati con Crono.

estate di sviluppo software con Kobe
Un’estate di sviluppo software, con Kobe

Insieme a loro, abbiamo passato l’estate a lavorare sul software per aumentare le funzionalità, ottimizzare le prestazioni e migliorare l’esperienza utente. Il nostro team ha percepito la necessità e l’urgenza di portare a termine questo lavoro e io ho sentito la responsabilità di essere pronto a dare il mio contributo, ma soprattutto a supportarli, al fine di raggiungere insieme l’obiettivo comune.

É un lavoro che richiede capacità di risolvere problemi complessi, grande creatività e tanta resistenza fisica e mentale (sì, anche se lavoriamo in stanze climatizzate seduti davanti ad un PC).

Mentre tra i miei pensieri, in background, prendeva forma l’idea di questo post mi è tornato in mente l’episodio che ho raccontato all’inizio, ovvero gli acquisti del puzzle, della corda per saltare e del libro, al fine di ammazzare il tempo in attesa del semestre successivo.

Non so bene per quale ragione ci stessi pensando, ma nella mia mente di 10 anni più grande mi è parso subito lampante per quale motivo avessi acquistato quegli oggetti:

  • Puzzle: (tradotto dall’inglese rompicapo) rappresenta un gioco che in modo leggero ti allena a risolvere problemi complessi, con pazienza e dedizione.
  • Corda per saltare: è lo strumento più semplice e completo per allenarsi, in grado di allenare sia la resistenza fisica sia quella mentale nell’abituarti a svolgere un movimento, così monotono e ripetitivo, che richiede una grande concentrazione.
  • Libro: da sempre lo strumento migliore per aprire la mente ed allenare la creatività.

Non voglio scomodare parallelismi con discorsi e personaggi molto più celebri e di successo di me (~ Steve Jobs a Standford) però mi piace ritrovare nel mio presente delle tracce di esperienze frutto del mio passato. All’epoca non sapevo cosa mi sarebbe aspettato nel mio futuro, ma in qualche modo nel mio subconscio c’era la convinzione che quelle caratteristiche mi sarebbero servite e, per qualche ragione, andassero coltivate.

Oppure, con una visione molto più semplicistica, diventiamo il futuro che costruiamo per noi stessi.

Concludendo, volevo ringraziare tutti i miei compagni di avventura in Crono che stanno mettendo tutto il loro impegno e le loro energie in questo progetto insieme a me, stiamo costruendo il nostro sogno e non vorrei altri compagni in questo viaggio se non voi.

Per tutti i nuovi arrivati con cui ho condiviso quest’estate di full-immersion, grazie per tutto quello che state portando: energia, creatività, idee, competenze e impegno. Lo apprezziamo molto.

In ordine di arrivo:

Sicuramente è stato per voi un periodo di grande cambiamento e, anche se lo sforzo non è ancora finito, quando arriveranno i risultati sarà una grande soddisfazione per tutti. La strada è lunga, ma la direzione è giusta.

Toplus

1 commento su “Riflessioni su un’estate di sviluppo software

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