SIOS21 – Super full immersion nell’universo startup

Lunedì 13 dicembre (il giorno di S. Lucia sì) si è tenuta StartupItalia Open Summit 2021 Winter Edition (SIOS21) la conferenza annuale di StartupItalia che propone uno spaccato a 360° sul panorama startup nazionale. Ho avuto il piacere, con grande entusiasmo, di partecipare a questo evento per la prima volta e in questo articolo vorrei condividere con voi le mie sensazioni e riflessioni a riguardo.

L’evento (qui l’agenda), condotto da Giampaolo Colletti, ha visto sul palco oltre 80 tra persone di riferimento dell’innovazione italiana e invitati speciali e si è tenuto nell’aula magna dell’università Bocconi di Milano.

Tutto questo mentre nel foyer erano presenti vari stand che vedevano protagonisti:

  • B4I: il programma dell’università Bocconi per le startup.
  • Upbase: la piattaforma di StartupItalia per favorire il matching tra investitori e startup, dove erano previsti degli speed dating tra le parti.
  • Unstoppable Women: oltre 30 mentor hanno deciso di dedicare il proprio tempo per supportare una visione aziendale che coinvolga sempre più donne nei ruoli di leadership.
  • Radio 105: con musica, intrattenimento e interviste in diretta agli startupper.

Veniamo ora ai contenuti!

SIOS21 highlights

Dopo l’apertura delle cerimonie da parte di Radio 105 e i saluti istituzionali da parte di Marco Montemagno, Filippo Satolli (CEO di StartupItalia) e Gianmario Verona (rettore università Bocconi) è entrato in scena l’attuale ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao.

Ministro dell’innovazione tecnologica e transizione digitale

SIOS21 - Ministro Colao
SIOS21 – Ministro Colao

Il suo intervento è stato incentrato sulla velocità del cambiamento tecnologico che pone l’Italia di fronte ad una grande sfida composta da 4 pilastri:

  1. Necessità di trasmettere questa velocità nelle decisioni amministrative, che non significa reagire in modo improvvisato ai cambiamenti, bensì farsi trovare preparati cavalcando l’innovazione tecnologica per l’interesse comune.
  2. Razionalizzare e semplificare l’infrastruttura digitale pubblica, processo sicuramente non facile da attuare ma che è già in atto per molti servizi e che sta dando i suoi risultati. Importante, a mio avviso, il focus dato dal ministro sulle parole razionalizzare e semplificare che evidenzia due delle fasi più importanti di un processo d’innovazione.
  3. Competenze. Investire sulla formazione nei settori che richiedono maggiore urgenza e avere la capacità di attrarre e trattenere le persone che possono dare una spinta a questa innovazione.
  4. Il dilemma innovare o ammodernare. Porci questa domanda ci permette di comprendere che non c’è soltanto la necessità che le cose funzionino meglio ma bisogna anche sapere quali sono i settori che necessitino di una rivoluzione guidata dall’innovazione tecnologica.

L’intervento del ministro è proseguito evidenziando come questi 4 pilastri abbiano guidato la stesura del PNRR e sottolineando la necessità di agevolare l’interazione tra il mondo pubblico e il mondo privato al fine di permettere una duplice sinergia in grado di:

  • Favorire la crescita e lo sviluppo delle imprese italiane, lanciandole anche su scala internazionale, consentendo di operare all’interno di sandbox regolatorie.
  • Consentire alle imprese italiane di fornire la loro tecnologia al servizio della pubblica amministrazione.

Personalmente è la prima volta che ho la fortuna di sentire parlare dal vivo un ministro della Repubblica Italiana. Credo che il suo intervento sia stato molto mirato ed in pochi minuti ha spiegato le linee guida dell’attuale governo per quanto riguarda il piano di innovazione tecnologica.

La sua esperienza nel mondo aziendale gli permettono di dare una connotazione concreta alle sue parole che ritengo possano fare ben sperare sull’opera di ristrutturazione in atto da parte dell’attuale governo Draghi.

Certo, anche da parte sua sono state evidenziate le difficoltà che ha la politica di portare avanti progetti a lungo termine, quando la durata dei governi, specialmente gli ultimi, gioca a sfavore di questi processi.

Co-founder di Gorillas

La conferenza è proseguita con interviste a founder di varie startup italiane e internazionali che hanno dimostrato numeri in crescita nel corso di quest’anno. Degno di nota l’intervento di Ugur Samut, co-founder di Gorillas, start-up tedesca nel settore 10-minutes delivery nata circa 1 anno fa e che è già diventata unicorno.

Ugur ha parlato di come sia importante porre il focus su differenti aspetti a seconda del periodo di vita dell’attività imprenditoriale. Attualmente stanno ponendo particolare attenzione all’esperienza utente e alla capacità di personalizzare le richieste da parte dei clienti (Amazon sei tu? Se volete saperne di più ecco la mia recensione del libro di Jeff Bezos).

Consiglio a tutti di approfondire il percorso svolto da Gorillas nell’ultimo anno perché è sicuramente un caso di studio significativo, già entrato nella bibliografia sul tema.

Fintech

Durante il talk “Il futuro a portata di smartphone” Carlo Gualandri CEO di Soldo e Mariano Spalletti country manager di Qontò Italia hanno parlato del buon momento che stanno vivendo le startup dell’ambito fintech.

Nonostante la forte crescita del settore negli ultimi anni ci si rende conto come questi servizi abbiano ancora ampi margini, grazie alla scalabilità delle soluzioni tecnologiche su cui pongono le basi che permettono di superare i processi della finanza tradizionale.

Casavo – il primo unicorno italiano?

Sul palco è salito anche il founder di Casavo, startup nata nel 2017 con l’idea di rivoluzionare il settore immobiliare. L’azienda è passata da 2 a 300 dipendenti in 4 anni, ed è guidata dal desiderio di costruire un modello di azienda innovativo. Nel 2021 hanno registrato 1100 transazioni immobiliari e, grazie al round di investimenti di 200M € fatto a marzo di quest’anno, dimostrano di avere ottime chance per diventare il primo unicorno italiano nel 2022!

Crypto time

Non poteva mancare all’appello il mondo crypto con la presenza di Young Platform, startup torinese che ha realizzato un exchange di cryptovalute e punta a formare ed informare gli investitori che vogliono cimentarsi in questo mondo.

Il co-founder ha presentato i loro 4 attuali servizi e raccontato come vogliono porre il focus su education, gamification e community. Attualmente contano 550k utenti registrati e 180k utenti attivi mensili, numeri molto interessanti ed in continua crescita.

Interessante anche l’intervista di Marco MontemagnoChangpeng Zhao CEO e co-founder di Binance (estratta dallo speciale crypto Woopy Hours organizzato due settimane prima) che potete recuperare da Youtube a questo link.

Spazio anche per le grandi aziende

C’è stato anche spazio per le grandi aziende:

Chiara Caroti (Google Cloud segment lead for enterprise commercial & digital native) ha presentato il manifesto per l’innovazione di Google.

Gabriele Benedetto (CEO di Telepass) ha parlato di come negli ultimi 5 anni l’azienda ha innovato il proprio business adottando un approccio in stile startup e acquisendo alcune di esse del settore in cui opera. Telepass è riuscita ad espandere la gamma dei servizi che offre, tutti correlati al mondo della mobilità e dell’elettrico, cercando di imporsi come servizio trasversale per varie necessità.

Stefano De Alessandri (Amministratore Delegato di ANSA) ha parlato del processo di innovazione nel mondo dell’informazione che hanno attuato già da diversi anni, sfruttando la tecnologia blockchain per la certificazione delle notizie e l’intelligenza artificiale per la raccolta dati e stesura degli articoli.

Focus sul Chief Innovation Officer (CInO)

Stefano Denicolai dell’università di Pavia ha mostrato i dati di una ricerca sul ruolo del Chief Innovation Officer nelle aziende. Le attività svolte da questa figura sono:

  • Sviluppo tecnologico e digitale del core business.
  • Supporto ai vari reparti aziendali nella digital transformation.
  • Coordinamento del processo di innovazione fra le diverse unità di business.
  • Formazione e coaching dei dipendenti.

Questo ruolo diventa necessario vista la velocità con cui l’innovazione digitale sta facendo progressi. Le aziende devono diventare più fluide e i reparti devono lavorare in maniera sinergica sfruttando le nuove opportunità rese disponibili dalla tecnologia.

In Italia solamente il 3.1% delle imprese ha un CInO e, secondo i numeri, chi dispone di un CInO ha avuto un aumento del fatturato in percentuale superiore rispetto agli altri.

Intelligenza artificiale e problematiche correlate

Interessante il focus sull’intelligenza artificiale condotto da Massimo Cerofolini che ha intervistato Corrado Passera, CEO di Illimity e Padre Paolo Benanti, Presbiteriano, teologo e accademico.

L’intervistatore ha esordito facendo notare come il linguaggio sia stata la prima grande invenzione tecnologica della storia che ci ha permesso di primeggiare sulle altre specie. Grazie alla comunicazione siamo in grado di intenderci, organizzarci e tramandare conoscenza.

Oggi grazie all’intelligenza artificiale anche le macchine sono in grado di generare un testo simile a quello che produrrebbe un umano. Padre Benanti ha approfondito nei suoi studi le potenzialità della tecnologia di produzione del testo offerta da GPT3.

Secondo la sua opinione, nonostante i passi avanti fatti nel deep learning, le macchine sono in grado di replicare qualcosa che è già stato prodotto dall’essere umano e riproporre gli schemi esistenti ma attualmente non hanno a disposizione la creatività che contraddistingue la nostra specie.

Corrado Passera, riprendendo l’argomento, ha sottolineato la sbagliata tendenza nelle scuole di insegnare ripetendo gli argomenti nel modo in cui sono sempre stati fatti, limitando quindi la creatività degli studenti, aspetto che invece bisognerebbe incentivare.

Continuando, ha evidenziato altre problematiche relative all’intelligenza artificale: sarà sempre più difficile avere fiducia di questa tecnologia perché stanno diventando sempre più delle blackbox in cui il processo di apprendimento rimane oscuro all’esterno. Questo comporta rischi di bias che si sono già verificati e che diventano molto pericolosi quando si vuole attribuire all’intelligenza artificiale la responsabilità su processi critici per l’essere umano.

Passera si è dichiarato preoccupato per il grande potere che alcuni colossi tecnologici hanno acquisito e che in certi casi è superiore a quello delle nazioni. Bisogna quindi fidarsi della tecnologia ma essere consci del limite fino al quale può arrivare, altrimenti si corre il rischio di perdere il controllo sulle macchine che abbiamo creato.

Innovare in azienda e fare rete

Da parte di molte grandi aziende italiane protagoniste della conferenza è emersa la tendenza di esaltare le iniziative di innovazione interne all’azienda. Questo è il caso di A2A, Accenture, Enel e TIM che attraverso dei contest ha promosso il miglioramento dei propri processi o l’innovazione verso nuovi business correlati al loro settore.

Altro aspetto significativo è stato sottolineato da vari enti che manifestano l’interesse di collegare i centri di innovazione dislocati sul territorio nazionale al fine di unire le forze verso obiettivi comuni.

Importante il ruolo svolto da PoliHub (acceleratore del Politecnico di Milano), B4I (programma per startup dell’università bocconi), Fondazione di Sardegna e Nana Bianca che con le loro iniziative mirano a creare network e supportare la cultura ed il processo di innovazione. Viene evidenziata la necessità di avere a disposizione in ogni città dei quartieri dedicati all’innovazione per favorire la contaminazione e la crescita del digitale.

Interessante l’intervento di Enrico Deluchi (CEO di PoliHub) che racconta come il loro interesse sia focalizzato verso progetti che nascono dalla ricerca e sono basati sulla proprietà intellettuale. Questo tipo di progetti sono complicati e affrontano il duplice rischio tecnologico e di mercato. Questo si concretizza in un lavoro lungo e rischioso che può portare alla realizzazione di innovazioni in grado di risolvere grandi problemi. “Pensiamo più al pro-gresso che al pro-fitto“.

Investimenti e crescita del settore in Italia

Il CEO di StartupItalia Filippo Satolli ha presentato il paper con i numeri del 2021 (qua il dettaglio). Quest’anno c’è stato il record di investimenti 1,348 miliardi di € in startup italiane (poco meno del doppio rispetto allo scorso anno) di cui 108.5M provenienti dal crowdfunding.

1,348 Miliardi di investimenti in startup in Italia nel 2021
1,348 Miliardi di investimenti in startup in Italia nel 2021

I numeri in crescita sono molto promettenti anche se, paragonati ai numeri europei (oltre 100 miliardi di $), sono una piccola percentuale che a loro volta sono di molto inferiori agli investimenti in America.

Ciononostante è significativo il fatto che inizino ad arrivare investitori dall’estero ed è stato evidenziato come diventa fondamentale saperne attrare sempre di più, valorizzando le nostre startup e non facendole scappare, come ad esempio è successo con Depop, acquistata per 1,625 miliardi di $, fondata da italiani emigrati a Londra.

L’obiettivo di StartupItalia (anch’essa una startup italiana in crescita) è quello di incentivare la cultura e favorire l’intero ecosistema attraverso vari servizi dedicati al supporto delle startup.

L’intervento del rettore dell’università Bocconi ha sottolineato la nostra bravura nel far nascere le startup ma la necessità di migliorare nella fase di scale-up successiva, senza avere paura di confrontarci su mercati internazionali. Attualmente ci sono le risorse economiche per fare progetti di trasferimento tecnologico e bisognerebbe partire dalla scuola media, ed insegnare la cultura imprenditoriale e digitale.

Grandi ospiti, altri temi e premio Startup of the Year

L’intera giornata è stata intervallata da interviste a personaggi che hanno ottenuto grandi risultati nel loro ambito, partendo da zero:

  • Max Pezzali
  • Dario Costa pilota di aerei detentore di vari record
  • Cristina Scabbia cantante dei Lacuna Coil
  • Luigi Mazzola ingegnere ex coordinatore dello sviluppo della performance della Ferrar in Formula 1
  • Mauro Prina capo mondiale della ricerca di Space X 

Nel pomeriggio è stata posta anche l’attenzione sul tema della sostenibilità con interviste ad aziende che stanno prendendo in forte considerazione il problema come Oltre Impact, Rice House e Plastic Bank.

Sul finale, importante anche il talk dedicato agli NFT, tecnologia in forte crescita nel 2021 che sta rivoluzionando vari ambiti all’interno del panorama Web 3.0 (che ho approfondito in questo articolo).

Infine il premio Startup of the Year è stato vinto da Scalapay startup italiana nel settore fintech che offre un servizio di Buy Now Pay Later. Significativo il round di 155M $ raccolto a settembre, per un settore che negli ultimi mesi ha visto una crescita esponenziale (nonostante i pagamenti a rate esistano da sempre :)).

Head to 2022!

La mia prima esperienza al SIOS21 è stata più che positiva, ed è stato emozionante trovarsi di fronte a così tante persone che stanno contribuendo a costruire l’ecosistema italiano dell’innovazione e dell’imprenditoria.

Purtroppo non sono riuscito in un solo articolo a citare tutte le aziende e le persone che hanno partecipato, ma vi assicuro che sono arrivati tantissimi spunti che dimostrano come l’Italia disponga di eccellenze in molti settori.

Credo che il panorama startup italiano abbia raggiunto la maturità e la consapevolezza nei propri mezzi e che, nonostante i piccoli numeri nei confronti dei colossi internazionali, abbiamo posto le basi per continuare questa crescita nei prossimi anni. Per anni i nostri concittadini sono fuggiti all’estero per andare a rimpolpare le fila delle grandi multinazionali, ma ora ci rendiamo conto che è possibile fare innovazione anche in Italia, nonostante tutti gli ostacoli.

Questo progresso passa attraverso le fondamenta dell’informazione e della formazione e sarà alimentato dalla capacità di fare network che dovremo essere in grado di supportare.

Il percorso è ancora lungo, ma l’Italia è da sempre terra di menti geniali, dobbiamo riuscire a migliorare la fase di esecuzione, sfruttando tutte le risorse a nostra disposizione.

Con questi buoni propositi mi auspico che il 2022 possa riservare al mondo imprenditoriale italiano grandi soddisfazioni.

Spero che questo articolo possa essere d’aiuto a chi non è stato presente, con l’obiettivo di incontrarci a SIOS 2022! Se aveste qualche dubbio o curiosità non esitate a contattarmi!

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Toplus

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