The Blog Dilemma

Come alcuni di voi sapranno ho iniziato a scrivere questo blog in data 1 novembre 2021, con l’intento di pubblicare un articolo a settimana. Potete stare tranquilli, nessuno mi sta obbligando sotto tortura a farlo però voglio provare a portare avanti questa iniziativa con continuità, per lo meno finché riesco. Scrivere un blog può sembrare una cosa facile (prima di iniziare a farlo) ma con lo scorrere delle settimane mi sono trovato ad affrontare quello che in questi giorni ho definito come “The Blog Dilemma“.

The blog dilemma
The blog dilemma

Prima di arrivare a descrivere cosa intendo, vorrei fare una breve digressione. Ho iniziato a scrivere questo blog per i seguenti motivi:

  • avevo appena concluso due lunghi progetti che stavo sviluppando come freelance e avevo del tempo libero da investire.
  • quando ho creato questo sito (marzo 2021) l’ho trovato fin da subito un po’ spoglio (e a ragione), le metriche di Google Analytics mi dicevano che la durata media di permanenza era inferiore ai 30 secondi.
  • mi piaceva l’idea di aggiungere contenuti inerenti al lavoro che svolgo, per diffondere conoscenza relativamente all’innovazione digitale e per creare un audience che potesse garantirmi visibilità professionale.

Decidere di cosa parlare

Ovviamente non è facile trovare un argomento a settimana, specialmente se non si vuole rischiare di diventare monotematici. Per fare questo cerco di tenermi informato attraverso varie fonti sul tema innovazione-tecnologia-business, siano essi libri, podcast o newsletter (mi spiace ma non ho ancora scritto l’articolo per le newsletter, ma se vi interessa fatemelo sapere).

Tengo annotati tutti gli spunti interessanti che trovo e cerco di approfondire gli argomenti più affini al mio ambito, per i quali potrei fornire un contributo utile ad altre persone e che magari possa aprirmi nuove opportunità lavorative. Principalmente questo blog è un modo che utilizzo per formarmi, consolidare la mia conoscenza e condividerla col mondo (che senza dubbio non aspetta altro 😀 ).

Inoltre, mi piace dare anche un tocco personale ai temi che tratto, fornendo il mio contributo sull’argomento e cercando di evitare di:

  • scrivere articoli su argomenti ormai sdoganati: un po’ perché ormai di certe cose ne parlano anche gli alberi e un po’ perché si trovano già tantissimi contenuti e considero uno sforzo inutile andare a replicare qualcosa che è già stato fatto bene da altri.
  • scrivere articoli su argomenti interessanti ma sui quali non sono molto ferrato: ci sono tanti trend che trovo affascinanti e per questo motivo li tengo monitorati, ma non lavorando direttamente in quell’ambito credo che il mio contributo potrebbe risultare superficiale o essere relegato a livello di spettatore esterno. Mi piace prima sporcarmi le mani insomma e affrontare i temi con cognizione di causa.

Alcune idee

Detto questo, nel corso di questa settimana stavo formulando due potenziali articoli:

  1. Il primo è sull’importanza del ruolo del Chief Innovation Officer (CInO): ok l’argomento non è ancora del tutto sdoganato (vista la scarsa presenza di questa figura nelle aziende italiane), ma comunque ho trovato online tanti articoli scritti molto bene. Il mio sarebbe stato un ennesimo “copia e incolla” di qualcosa spiegato bene da altri.
  2. Il secondo è sul trend del Live Shopping che sta andando molto forte in Cina e si ipotizza che possa invadare il business degli e-commerce tradizionali, anche nel mondo occidentale. A quest’ora stareste leggendo un articolo sulle televendite (in Italia le facevamo già negli anni 90 e avevamo dei grandissimi maestri). È un argomento che sto seguendo con interesse, perché potrebbe rivoluzionare il mondo del commercio online e quindi aprire nuove opportunità in termini di prodotti e servizi digitali. In ogni caso è un ambito su cui so ancora troppo poco per dire la mia opinione e fornire un contributo di valore alla discussione.
Live Shopping - il futuro è qua
Live Shopping – il futuro è qua

Mi trovavo quindi senza idee interessanti da proporre, spinto dall’impulso di dovere a tutti i costi trovare un argomento per scrivere l’articolo entro fine settimana dato che, come insegnano gli esperti di marketing digitale, la regolarità e la quantità sono dei fattori determinanti per il successo di un blog.

“Un bel dilemma. The Blog Dilemma!” – pensò Marco tra sé e sé

The Blog Dilemma

Come ogni volta che mi viene in mente qualcosa che credo di non avere mai sentito prima da nessun altro, vado a cercare su Google se qualcuno ha già pensato la stessa cosa prima di me (spoiler: credo non mi sia mai capitato di inventare qualcosa per la prima volta al mondo, quindi ho sempre trovato su Google qualcuno che aveva già pensato prima di me la stessa cosa, d’altronde l’innovazione è (quasi) sempre incrementale, quindi è probabile che più di una persona arrivi a formulare lo stesso pensiero più o meno contemporaneamente, ma questa è un’altra storia).

La mia ricerca su Google “The Blog Dilemma” mi ha dato un risultato inatteso.

Ricerca su Google: The Blog Dilemma
Ricerca su Google: The Blog Dilemma

Noto come primo risultato un vecchio articolo di un blog, datato 2003, che ha come titolo “The Blogging Software Dilemma“. Il nome dell’autore, Matt Mullenweg, non mi suonava nuovo ma sul momento non mi ricordavo dove lo avessi già sentito. La cosa mi intriga, decido di entrare nella tana del coniglio.

The blogging Software Dilemma - Matt Mullenweg
The blogging Software Dilemma – Matt Mullenweg

Mi ritrovo catapultato indietro nel tempo di 19 anni, e inizio a leggere articoli di uno sviluppatore di 19 anni che raccontava con leggerezza dei suoi progetti e dei suoi interessi, come se non esistesse distinzione tra loro. Nello specifico, in questo articolo, il ragazzo parlava del successo che stava avendo con il suo sito e dei vari software Open Source che stava utilizzando e sviluppando per gestire il blog.

Continuando la navigazione, mi accorgo che questo sviluppatore non ha mai smesso di scrivere il suo blog iniziato circa 20 anni fa, e continua tutt’ora a condividere gli sviluppi e gli avanzamenti dei suoi progetti.

L’autore di “The Blogging Software Dilemma”

Tornando all’articolo incriminato, mi concentro sulla parte finale: “The Blogging Software Dilemma“. L’autore stava valutando tutti i punti di forza dei vari software che utilizzava per gestire il suo blog e che voleva fondere per creare un software unico, di cui ancora stava cercando un nome. In coda al post noto un aggiornamento di 11 mesi dopo:

Il concepimento di WordPress
Il concepimento di WordPress

Collegando i puntini mi accorgo che ero finito nell’articolo in cui il fondatore di WordPress (e in seguito dell’azienda Automattic) stava parlando del concepimento di WordPress stesso. Lo stesso strumento che sto utilizzando per realizzare il mio blog e con il quale sono sviluppati il 40% dei siti presenti sul web.

Avevo già letto in alcuni libri la storia del fondatore di WordPress (e di altri servizi web), che vi consiglio di andare a recuperare, magari partendo da qua. Tra l’altro, nonostante siano passati 19 anni da quel post, Matt oggi ha 36 anni e sta ancora contribuendo allo sviluppo di WordPress e di vari altri progetti.

The Blog Dilemma – Riflessione finale

Affrontando il mio personale “Blog Dilemma” ho vissuto l’equivalente di un viaggio indietro nel tempo catapultato nel momento in cui un giovane sviluppatore stava dando il più grande contributo di sempre ai software per la creazione di blog, arrivando praticamente a ridefinire l’accezione stessa del termine.

Insomma, nel momento in cui stavo affrontando un dilemma su un progetto personale, la sorte mi ha presentato accidentalmente uno dei passaggi più importanti nella storia dell’informatica moderna.

Ho scoperto che il fondatore di uno dei pilastri del web 2.0 non era altro che un ragazzo con una grande passione ed entusiasmo, che adorava lavorare ai suoi progetti e condividere gli avanzamenti con un gruppo di sostenitori.

Non so se sia stato un caso, un’improbabile concatenazione di eventi o semplicemente The Matrix, ma sicuramente in quel momento avevo definitivamente trovato l’argomento di cui avrei voluto parlare in questo articolo.

Ho realizzato che scrivere articoli per il proprio blog non deve essere una forzatura né una ricerca spasmodica dell’interesse degli utenti. Non tutti i contenuti devono essere perfetti e ben impacchettati e non bisogna per forza trovare qualcosa di stravolgente ogni settimana. La stesura di un articolo dev’essere l’emanazione genuina e naturale dei propri interessi e condividerli in un blog deve fornire valore per chi legge prima che per chi scrive.

Credo che internet possa essere un posto straordinario e che tante volte non bisogna impazzire alla ricerca di qualcosa, quella cosa capiterà nel momento in cui deve arrivare, senza che tu la cerchi. L’unico modo è continuare a coltivare le proprie passioni e non smettere mai di costruire e di affrontare i progetti in modo costruttivo.

Probabilmente questo non era il post che vi stavate aspettando, ma ho trovato questa esperienza molto significativa per le sorti di questo blog, specialmente per il momento ed il modo con cui si è verificata.

Spero comunque di essere riuscito a trasmettervi qualcosa 🙂

Toplus

1 commento su “The Blog Dilemma

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