Vincere

Entro nella rotonda, cercando di tagliarla il più possibile per non perdere velocità.
L’alcol circola nelle vene per arrivare al cervello così come la benzina raggiunge il carburatore mentre schiaccio l’acceleratore. Lo sguardo però è lucido, concentrato, fisso verso le macchine dei due amici che mi precedono.
Devo dimostrare di essere più forte di loro.

– Ma cosa stai cercando di dimostrare realmente?

– Di essere il migliore, devo riuscire a raggiungere obiettivi importanti nella vita.

Capisco, e come vorresti farlo?

– Che importa adesso, devo andare a prenderli.

Scalo la marcia e mi avvicino alla macchina davanti. Le luci dei lampioni illuminano il rettilineo nella notte, c’è abbastanza spazio per far fuori due macchine. Nessuno passa da questa strada a quest’ora.
Mi butto nell’altra corsia, incitato dagli amici in macchina con me.

Ma perché lo stai facendo?

– Non lo so bene in questo momento. Come possiamo capire di essere apprezzati se nessuno riesce a vedere cosa siamo in grado di fare. È questa mia insicurezza forse, una impellente necessità di conferme. Così come con quella ragazza che un po’ mi cerca e un po’ scompare, e che mi fa impazzire.

Quindi vorresti affermarti, essere riconosciuto ed essere amato. Sono obiettivi abbastanza comuni per un ragazzo della tua età, ma sei sicuro che questo sia il modo migliore per ottenerli?

– Ma che ne so, stai zitto un po’ adesso. Devo concentrarmi, sto prendendo velocità.

Sorpasso la prima macchina e mi accorgo che c’è una terza macchina davanti a quelle dei miei amici. Non è uno di noi. Valuto la distanza dalla curva a gomito in fondo al rettilineo, c’è sufficiente spazio. Schiaccio l’acceleratore mentre sento le pacche di entusiasmo sul sedile.

Stai andando forte eh, non ti sembra pericoloso?

– Certo che lo è.

– E non ti fa paura? Forse l’alcol sta annullando la percezione del rischio.

– Certo che ho paura ed il rischio di fronte a me è evidente, che c’entra l’alcol. È come se avessi bisogno di sentirmi vivo per spezzare la monotona routine degli studi. Di tutte queste tappe da raggiungere ma che ritardano soltanto l’ingresso nella vita che conta, nel mondo degli adulti. Essere così vicino al pericolo mi fa sentire vivo.

Completo il sorpasso delle tre macchine, ormai la curva è imminente, mi attacco al freno per tirare la staccata. La curva è sicura, la strada dall’altra parte è libera, rimango sulla corsia opposta. Freno fino all’ultimo momento disponibile e poi mi butto in curva. La macchina di traverso pennella un perfetto semicerchio sull’asfalto. Un’istante che sembra non finire, dove la forza centrifuga spinge le ruote fino a pochi centimetri dal marciapiede, per poi riprendere il percorso di una linea retta parallela allo stesso. Che tende all’infinito.

Ti rendi conto cosa sarebbe successo se la macchina avesse sfiorato il marciapiede?

Urla di gioia in macchina, siamo davanti, ce l’abbiamo fatta. Ed ecco la botta di adrenalina. Di colpo sento una scarica in tutto il corpo le braccia iniziano a tremare, così come le gambe. Procedo per poco ancora e poi mi fermo un attimo per concretizzare. Vedo passare le macchine dei miei amici.

È così che pensi di dimostrare di essere il migliore? Di raggiungere grandi obiettivi nella tua vita? Di sentirti sufficientemente sicuro di te stesso da poter meritare quella ragazza che continua a farti soffrire?

– Capisco cosa intendi dire.

Riprendo il viaggio, verso il punto di arrivo. Ancora prima di scendere dalla macchina vedo lo sguardo dei miei amici pronti a canzonarmi per essere arrivato ultimo all’arrivo.

Ragazzi, oggi ho vinto io.

Toplus.

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